Stress cronico e persistente? Ti senti logorato e sopraffatto?
Ne hai di certo sentito parlare in ambito lavorativo, ma che cosa è in ambito familiare il burnout genitoriale?
Se vuoi saperne di più sei nel posto giusto!
Vite frenetiche in gabbie di cemento, il capitalismo e il miraggio del successo ad ogni costo, il prezzo degli obiettivi e il peso schiacciante dell’insoddisfazione.
Il lavoro moderno e le sue psicosi hanno portato negli scenari attuali ad un diffondersi su larga scala della sindrome da burnout (“to burn out” ovvero bruciarsi, esaurirsi), tanto da spalancare le porte ad un periodo storico in cui il dipendente pressato da stress cronico approda ad una condizione psicofisica di completo logoramento e sopraffazione.
Eppure questa infida sindrome ha confini tanto labili quanto applicabili alle più eterogenee sfere della vita privata.
Così questi duri anni anni di cambiamento e incertezza, isolati in casa a causa del Covid-19 hanno prodotto degli effetti che difficilmente avremmo mai potuto immaginare.
In particolare la primissima fase pandemica ha bloccato i nostri orologi in un tempo sospeso in cui le famiglie riunite nella propria casa hanno plasmato una nuova modalità di vivere le giornate ancorandosi saldamente alla sensazione di protezione offerta dal proprio nido.
Ma questo tempo sospeso ha lasciato presto il passo ad una ripresa tortuosa e carica di preoccupazione che non dà spazio al bisogno stringente di fermarsi a godere di un tempo lento e unico.
L’alternarsi di queste fasi ha portato molti genitori ad avvertire, in modo crescente, un pressante senso di sovraccarico emotivo e la percezione di non avere vie di fuga:
sopraffatti e travolti dal proprio ruolo genitoriale, hanno coltivato un distacco emotivo dai propri figli e il desiderio dilagante di scappare dal proprio focolare.
Se anche tu hai avvertito questi sintomi, si può ipotizzare una condizione di burnout genitoriale.
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Burnout genitoriale: riconoscerlo ed intervenire
In questa situazione patologica il genitore interessato perde la bussola non essendo più in grado di sintonizzarsi sui bisogni emotivi e fisici dei propri figli ed innescando una rischiosa spirale di trascuratezza unita spesso a violenza verbale, psicologica e/o fisica.
I principali fattori predisponenti al burnout genitoriale sono:
- difficoltà del genitore nel gestire le proprie emozioni;
- un ideale di perfezione legato al proprio ruolo di genitore;
- aspettative elevate rispetto ai propri figli;
- mancanza di supporto emotivo e pratico nella vita familiare.
In questi casi risulta essenziale fermarsi e chiedere aiuto ad uno specialista (psicologo o psicoterapeuta) in grado di intervenire miratamente e tempestivamente affinché possa ricrearsi un equilibrio personale e familiare del quale potrà giovare ogni membro della famiglia scongiurando esiti psicopatologici nei figli.
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